lunedì 16 maggio 2016

tremende corvine acque

L'acqua è fredda. E' nera. E' pulita, ma nera è perché profonda.
Mi arriva al mento, e a causa delle onde, la ingoio.
Un cavallo dal manto corvino come le acque, sta irrimediabilmente annegando. Non ce la fa più a nuotare. Annaspa.
Le onde incalzano, come un accordo al piano, suonato a loop.
Voci lontane.
Non c'è via d'uscita, solo una distesa infinita d'acqua, e i cavalli, si sà, non sono animali acquatici. Niente dita palmate.Uno zoccolo rotondo, per ben aderire al terreno.
L'ennesima caduta in acqua questa, per aver fatto uno arabesque sugli scogli. I tendini si son piegati, o l'equilibrio ho perduto. Quando imparerò che in certi luoghi non si può danzare? Piuttosto reprimere, non esprimere.
Non mi aspetto più nulla, nemmeno dalle persone che mi ammiravano nella culla.
Cosa ci fa, un cavallo, nel mare?